Dal Covid agli NFT

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I Pink Monsters, da Senigallia al Metaverso

Sono nati durante il Covid, hanno invaso la città di Senigallia regalando buonumore in un periodo che di buono aveva ben poco e sono recentemente approdati come NFT nel Metaverso.

Pink Monsters, simpatici mostriciattoli rosa nati dal genio creativo di Francesco Diotallevi nell’ambito dell’iniziativa organizzata da Simona Zava e Marco Pettinari nell’autunno 2020, hanno fatto un salto nel web 3.0 approdando sulla piattaforma OpenSea come Non Fungible Token – in pratica immagini digitali uniche e certificate – nella collezione pubblicata da Sayato.

Francesco Diotallevi con “Pink Monsters” evidenzia il suo ruolo stravagante di artista, dando, come sempre, all’ironia un ruolo centrale. È impossibile negare il senso di attrazione che i suoi mostri rosa ispirano. Figure interpretate nelle più inconsuete versioni, da quelle mitologiche a quelle completamente inventate dall’artista, che permettono riflessioni su simboli e miti antichi e che affermano, in una sorta di visione, la poetica dell’artista. Le sue creature anomale non sono spaventose, ma affascinano e incantano chi le osserva, vivono in uno spazio atemporale e sembra che arrivino da chissà quale pianeta.
Quando sono apparsi per le strade della città, sotto forma di cartelloni, hanno incuriosito, attratto, divertito persone di ogni età, che non hanno mancato di popolare i social media di selfie e post raffiguranti i mostri rosa.

Il recente arrivo nel Metaverso rappresenta – invece – un ulteriore riconoscimento alla creatività dell’artista, che dopo le esposizioni tradizionali in Italia e all’estero si è voluto cimentare con la nuova frontiera del mondo dell’arte: quella immateriale. Ogni singola immagine è certificata come unica grazie alla tecnologia blockchain ed è a disposizione degli appassionati d’arte che hanno iniziato a collezionare opere digitali, usando criptovalute per i loro investimenti.

L’intera collezione di Pink Monsters presente su OpenSea è disponibile qui