Nabil Al Zein

Nabil Al-Zein, in arte Nabil, siriano di nascita, italiano di adozione, dove vive e lavora dal 1966.

È figlio dello spazialismo che nell’intento di proseguire la ricerca su questi temi ha voluto scandagliare nuovi orizzonti giungendo alla conclusione di vedere lo Spazio in funzione del Tempo e viceversa.

I suoi lavori, mirando al respiro del tempo, scandiscono una successione di istanti misurati quali segni indelebili di vita sia nel micro che nel macro cosmo, mettendo a fuoco il vuoto-pieno, le tracce e la frammentazione nel segno del vortice.
Una ricerca a tutto campo che abbraccia l’arte del Terzo Millennio a 360° nelle sue varie espressioni: foto, video art, installazioni, performance e sinestetica.
Ha presentato nell’Aprile 2014 il Manifesto Temporalista.
Oggi punta il dito sull’artefice del cambiamento dello Spazio in funzione del Tempo individuandolo nel Movimento e sotto questa ottica ha trovato nell’Universo sia terrestre che cosmico tutta quella vitalità e alternativa che cercava.

[…] Una concezione dell’arte totalizzante, quella di Nabil Al-Zein, sia in termini linguistici che di contenuti (di poetica). Linguisticamente si avvale di un eclettismo diffuso, con la pratica di varie tecniche che investono la pittura, la scultura, la video art, la perfomance, l’installazione, ecc. e la realizzazione di una tipologia di forme o di non forme assolutamente sconfinata. Sul versante tematico, la sua, è un’arte del tutto allineata all’attuale clima globalizzato, con particolare attenzione ad aspetti etnici e geografici; pur non rinnegando la tradizione, essa si schiera senza mezzi termini verso una liberalizzazione totale dell’arte e dunque verso una sua continua attualizzazione […]
Lucio Del Gobbo

Nabil ha tenuto nel corso degli anni mostre personali e collettive, è stato pubblicato da riviste e giornali e recensito da numerosi critici.
Nel suo curriculum premi e riconoscimenti, fra i quali spiccano le Medaglie del Senato della Repubblica Italiana e della Camera dei Deputati.

Opere